mercoledì 31 ottobre 2012

Il diritto allo studio non si sgombera! Trabucco, Maccanti, ci riprendiamo tutto!


Dopo lo sgombero di ieri mattina e le iniziative susseguitesi per tutto il giorno, quella di oggi è stata una nuova giornata di lotta da parte di noi studenti e studentesse della Verdi 15 Occupata. Dopo la conferenza stampa e il pranzo popolare a Palazzo Nuovo abbiamo infatti deciso di tornare nelle strade con nuove iniziative e di proseguire con la denuncia dei responsabili di quanto avvenuto ieri mattina. Abbiamo quindi deciso di andare a colpire due sedi dell’Edisu, per sottolineare la pesante responsabilità, lasciata spesso sullo sfondo nelle ricostruzioni dei media mainstream, che l’ente ha avuto nello sgombero della Verdi 15.
Nei mesi scorsi l’Edisu ha sempre tenuto un atteggiamento passivo e indifferente, quando non palesemente complice, rispetto alle politiche di smantellamento del diritto allo studio messe in campo a livello regionale; una posizione, questa, che abbiamo visto definitivamente confermata nella giornata di ieri, con l’autorizzazione, fatta per mano del presidente Trabucco, a procedere all’operazione di sgombero della residenza verdi 15 Occupata.

In una cinquantina abbiamo quindi fatto irruzione negli uffici dello sportello casa dell’Edisu, occupandoli e spiegando alle persone presenti le ragioni della protesta.
Durante l’occupazione sono stati strappati e portati via alcuni manifesti e materiali di Intesa San Paolo, vero e proprio potere forte di Torino che specula e guadagna su tutte le attività del mondo universitario e ingrossa le proprie tasche a danno degli studenti.
L’occupazione si è poi trasformata in un corteo che è tornato a bloccare le vie del centro dietro uno striscione che recitava ‘Il diritto allo studio non si sgombera, Verdi 15 resiste!’.
La stessa sorte è toccata alla sede centrale dell’Edisu, dove siamo entrati per chiedere conto a Trabucco delle sue decisioni e per costringerlo a mettere la faccia sull’operazione infame che ha lasciato un centinaio di studenti e studentesse in mezzo a una strada da un giorno all’altro.
Il presidente non era però nel suo ufficio e nonostante le nostre richieste ha rifiutato di recarsi sul posto, tentando di eludere le proprie responsabilità; abbiamo comunque occupato la sede per più di un’ora, esponendo uno striscione e uscendo poi in corteo con la promessa che torneremo presto a bussare alla porta di Trabucco!
Si chiude così un’altra giornata di lotta che ha lanciato nuovamente un messaggio chiaro:

Cota, Fassino, Trabucco, potete sgomberarci ma non avete certo messo la parola fine alla comunità in lotta della Verdi 15!

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